domenica 5 aprile 2015

Prima Guerra Mondiale (9di20)

L'ITALIA ENTRA IN GUERRA A FIANCO DELL'INTESA

Vittorio Emanuele III
Re d'Italia
La posizione dell'Italia di fronte alla guerra era incerta e l'opinione pubblica divisa fra interventisti e neutralisti. L'incertezza non durò però a lungo, perché il governo italiano, con l'approvazione del Re Vittorio Emanuele III, avviò trattative segrete con le tre potenze dell'Intesa per stabilire le condizioni dell'intervento italiano al loro fianco.
Il 26 aprile 1915 il governo italiano firmò il Patto di Londra, con cui si impegnava ad entrare in guerra entro un mese contro l'Austria. In caso di vittoria, l'Italia avrebbe ottenuto il Trentino, l'Alto Adige fino al Brennero, Trieste, l'Istria, esclusa la città di Fiume, parte della Dalmazia con alcune isole e Valona in Albania. Il Patto di Londra rimase segreto fino al 1917, quando fu reso pubblico dal governo comunista di Mosca.
Gabriele D'Annunzio
Grandi difficoltà e resistenze incontrò il governo di Salandra nel Paese e nello stesso Parlamento per arrivare alla dichiarazione di guerra contro l'Austria. Gli interventisti si accanirono particolarmente contro Giolitti, considerato il maggiore esponente del neutralismo. In realtà Giolitti riteneva che l'Italia avrebbe potuto ottenere molto dall'Austria attraverso la trattativa. Alla testa del movimento, fautore dell'intervento, si pose il poeta Gabriele D'annunzio, che nelle radiose giornate di maggio del 1915 riuscì a mobilitare vari strati della classe media e piccola borghesia, nazionalisti ma anche democratici e liberali, studenti, intellettuali, convinti che l'Italia sarebbe dovuta  intervenire per completare l'opera del Risorgimento. I Socialisti dichiararono che non avrebbero né sabotato lo sforzo bellico né collaborato con il governo; le organizzazioni cattoliche assicurarono che, pur non approvando l'intervento, i cattolici avrebbero compiuto il loro dovere come cittadini obbedienti alle decisioni del governo,
Il Parlamento votò i pieni poteri al governo, con l'opposizione dei socialisti e del cattolico Guido Mignoli. Il 24 maggio 1915 l'Italia entrò in guerra contro l'Austria.

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