giovedì 3 gennaio 2019

- BEATA SEI TU VERGINE MARIA, PERCHE' HAI CREDUTO - Don Francesco Dell'Orco

Maria saluta Elisabetta
Il Profeta Michea preannuncia che Cristo, Salvatore d'Israele, verrà dal piccolo capoluogo di Giudea, Betlemme. Nella - casa del pane - nasce il Capo-Pastore del popolo di Dio, la nostra Pace e Riconciliazione. L'evangelista Luca narra l'incontro di Maria con Elisabetta. Maria, dopo aver ricevuto il lieto annuncio della divina maternità, fa il primo passo verso la cugina Elisabetta, che attende la nascita del precursore del Signore, condividendo con lei la gioia della salvezza. Appena Maria saluta Elisabetta, il piccolo Giovanni percepisce misteriosamente la presenza di Gesù  in Maria, arca della nuova alleanza, - danzando -  nel grembo di sua madre. Maria da Elisabetta è proclamata benedetta fra le donne e benedetto il frutto del suo grembo, e beata perchè ha creduto alla Parola.
Don Francesco Dell'Orco
Il figlio di Dio si fa carne nel grembo verginale di Maria per compiere la volontà del Padre, salvandoci, purificandoci dal peccato e santificandoci per mezzo dell'offerta sacrificale del suo corpo, fatta una volta per sempre. Nasce a Betlemme per offrire il suo Corpo e Sangue per la vita del mondo.

mercoledì 2 gennaio 2019

Ascoltiamo Papa Francesco

Esortazione Apostolica Sulla chiamata alla Santità

Ancora una volta la gioia è al centro della riflessione di Papa Francesco. Gaudate et exultate ossia - Rallegratevi ed esultate- (Mt 5,12) sono le parole che danno inizio alla sua ultima Esortazione Apostolica che ha per tema la santità cristiana.
Nei cinque capitoli del documento, il Papa rafferma il tema forse più caro al suo magistero, una Chiesa sempre più vicina ai povere che sono - carne di Cristo sofferente -; 177 paragrafi nei quali, avverte subito il Pontefice non si  troverà, -un trattato sulla santità con tante definizioni e distinzioni- ma un modo per -far risuonare ancora una volta la chiamta alla santità- indicando -i suoi rischi, le sue sfide, le sue opportunità-.
Significative le sue parole:- Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come cammino di santità, perchè "questa infatti è la volontà di Dio, la vostra santificazione-. 
Ogni Santo è una missione; è un progetto del Padre per riflettere e incarnare, in un momento determinante della storia, un aspetto del Vangelo. Tale missione tra pienezza di senso in Cristo e si può comprendere solo a partire da Lui. In fondo, la santità è vivere in unione con Lui i misteri della vita.

Santa Virginia Bracelli

Santa Virginia Bracelli
Nacque il 2 aprile 1587 a Genova da Giorgio Centurione, doge della Repupplica (1621-1622) e da Leila Spinola, ambedue di famiglie nobili. Pur manifestando fin da fanciulla l'inclinazione per la clausura, dovette accettare la scelta del padre che la volle sposa, il 10 dicembre 1602, a Gaspare Grimali Bacelli, giovane nobile e ricco, incline alla dolce vita.
A 20 anni rimase vedova con due figlie. Dopo aver atteso alla loro educazione e averle maritate, comprese che il Signore la chiamava a servirlo nei poveri.
Donna di viva intelligenza, colta e appasionata dalla Bibbia, - da ricca che era, si fece povera- per soccorre le umane miserie della città di Genova e promuovere la dignità di ogni persona, in particolare delle facciulle abbandonate. Fu anche donna di pace. consumò così la sua vita nell'esercizio eroico di tutte le virtù, tra cui risplendono la carità e l'umiltà. Morì a Genova il 15 dicembre 1651.
A favore delle giovani fece soregere due Congregazioni: le Suore di Nostra Signora del Rifugio, a Genova e le Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario, a Roma, tuttora attive in Italia e nel mondo. San Giovanni Paolo II la proclamò Beata a Genova il 22 settembre 1985 e Santa il 18 maggio 2003. La Chiesa la ricorda il 15 dicembre.