domenica 26 luglio 2015

Andrea Doria un sogno una tragedia

Transatlantico Andrea Doria, foto Istituto Luce
Momenti di cronaca:

"Scenda, comandante. A bordo non c'è più nessuno... Scenda o risaliamo noi e restiamo con lei". Oceano Atlantico, mattina del 26 luglio 1956, al largo del faro di Nantucket, affondamento dell'Andrea Doria, dialogo tra il "secondo" Osvaldo Magagnini e il comandante del transatlantico italiano, Piero Calamai.

Comandante Pietro Calamai
E' la fiaba triste della nave più bella del mondo (lunga 212 metri, larga 27, alta undici ponti, per una stazza di 29.100 tonnellate) che si avvicina al porto di New York in una calda e nebbiosa serata di fine luglio, al termine di una settimana di traversata partita da Genova. A bordo le feste sono ormai finite, abiti da sera e gioielli sono già tornati nelle valigie riempite e pronte allo sbarco in programma l'indomani mattina. Sull'ammiraglia della flotta passeggeri italiana ci sono 1.134 passeggeri e 572 uomini d'equipaggio agli ordini del comandante Piero Calamai, un genovese taciturno, capitano di grande esperienza destinato, secondo i piani della compagnia pubblica Società Italia di Navigazione a finire da lì a non molto la sua carriera sulla plancia della Cristoforo Colombo, gemella dell'Andrea Doria.

sabato 25 luglio 2015

San Giacomo Apostolo


San Giacomo Apostolo è figlio di Zebedeo e fratello di San Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agaonia.
Fu decapitato da Erode Afrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona di martirio.

domenica 12 luglio 2015

Paraguay, 12 Luglio 2015 - LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO -


Paraguay, 12 Luglio 2015

LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO

La pioggia è segno della sua presenza nella terra lavorata dalle nostre mani. Una comunione che dà sempre frutto, dà sempre vita. Questa fiducia scaturisce dalla fede, sapere che possiamo contare sulla sua grazia, che sempre trasformerà e irrigherà la nostra terra. Il Signore ci darà la pioggia e la nostra terra darà il suo frutto.

Tante volte ci dimentichiamo che c'è un male che precede i nostri peccati. C'è una radice che causa tanti ma tanti danni, che distrugge silenziosamente tante vite. C'è un male che, poco a poco, si fa un nido nel nostro cuore e mangia la nostra vitalità: la solitudine.

sabato 11 luglio 2015

L'Arcangelo Michele difensore della fede in Dio contro le insidie di Satana

Michele è tra quelli a cui la Bibbia attribuisce espressamente il titolo di arcangelo, come Gabriele e Raffaele, menzionato nel Libro di Tobia. Il nome Michele deriva dall'espressione "Mi-ka-El" che significa "chi è come Dio?".

L'Arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Michele, capo degli angeli, dapprima accanto a Lucifero (Satana) nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi.

Nel calendario liturgico cattolico si festeggia come "San Michele Arcangelo" il 29 settembre, con San Gabriele Arcangelo e San Raffaele Arcangelo.