mercoledì 8 aprile 2015

La Rivoluzione Russa (2di10)

ALLA VIGILIA DELLA GRANDE GUERRA LA RUSSIA E' VICINA AL COLLASSO ECONOMICO

Lo Zar Nicola II Romanov con la sua famiglia
All'inizio della prima guerra mondiale la Russia era quindi in una situazione molto vicina la collasso economico e sociale.
Lo Zar Nicola II (1894-1917) governava ancora con sistemi dispotici ed autoritari, avvalendosi del terrorismo e della spietata polizia politica. Sperava inutilmente di poter governare da despota una popolazione di oltre 160 milioni di abitanti, la maggior parte dei quali (81%) era composta da contadini poveri, le cui ripetute e rabbiose rivolte erano state sempre duramente represse. Vennero soffocate con la forza anche le proteste e le dimostrazioni degli operai, che lavoravano per lo più in industrie create e sostenute dalla Stato, spesso con l'aiuto di capitali stranieri, con salari bassissimi, inferiori alla media europea. In molti casi, gli operai erano pagati in natura e generalmente le paghe erano ridotte del 30-40% in seguito alle multe inflitte per indisciplina nel lavoro.

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