domenica 31 agosto 2014

Tutto sul Perù

Un paese diviso tra due realtà profondamente diverse che non sono riuscite ad integrarsi 400 anni di convivenza: da un lato la maggioranza degli Indios che non vuole accettare la civiltà industriale, dall'altra la minoranza bianca ricca e le potenze industriali straniere che hanno in mano i giacimenti minerari.
La maggior parte della popolazione è di origine india: (47%) Amerindi, (32%) meticci, (12%) creoli, poi neri e mulatti.
Lingue ufficiali sono lo spagnolo il quechua; la maggior parte degli abitanti è di religione cattolica ma vengono seguiti anche culti animisti.
Il Paese è tra i più poveri del continente, la disoccupazione è dilagante e l'assistenza sanitaria e inadeguata. L'istruzione è obbligatoria, ma gli analfabeti sono ancora numerosi. La popolazione si sta gradatamente spostando dagli altopiani alle città costiere provocando un aumento dell'urbanizzazione (70%).
La capitale Lima (6.415.000 abitanti) è l'unica grande metropoli. Cusco, l'antico centro dell'impero Inca, ha perso oggi la sua importanza.
L'agricoltura non riesce a soddisfare il fabbisogno interno. Si producono canna da zucchero, cotone, caffè, cacao, riso, frutta e verdura sulla costa.
Cusco
Vaste zone coltivate con tecniche arretrate dagli Indios. Produzione caratteristica è il chinino. Nelle zone più basse è diffuso l'allevamento bovino: mentre negli alti pascoli andini si allevano lama, alpaca, pecore e capre.
Il sottosuolo è ricco di metalli e di petrolio. Inoltre nel Paese esistono numerosi impianti idroelettrici. L'industria è in via di sviluppo, soprattutto nel settore alimentare e tessile. Importante anche l'artigianato idio.
Lima
La rete stradale è carente. I collegamenti vengono effettuati soprattutto per via aerea, ma vi sono anche ferrovie che s'inerpicano sulle Ande, mentre il Lago Titicaca e i fiumi amazzonici sono utilizzati per il trasporto fluviale.
Il turismo costituisce una delle maggiori risorse economiche del Paese.

Nessun commento:

Posta un commento