L'Argentina è il paese delle
pampas. Nelle vaste praterie ricche di erba pascolano mandrie di bovini
gauchos, i
cow-boy argentini. I bovini rappresentano una delle maggiori risorse del Paese e sono molto più numerosi degli abitanti.
sorvegliate ancora oggi dai
Le poche popolazioni di Indios che vivevano su queste terre furono completamente sterminate dagli Spagnoli e solo nelle zone settentrionali interne sopravvivono gruppi indigeni. I colonizzatori europei, fin dal XVI secolo, pensarono di sfruttare enormi praterie per l'allevamento del bestiame, che in breve si moltiplicò a dismisura.
Se da un punto di vista economico le cose andavano abbastanza bene, altrettanto non si poteva dire della situazione politica perché i creoli, insofferenti della dipendenza dalla Spagna, iniziarono una dura lotta per ottenere l'indipendenza. Nel 1816 il Paese si dichiarò autonomo e assunse il nome di
Argentina, traduzione latina del termine spagnolo con cui veniva prima chiamato:
Plata, cioè "argento". Seguì un lungo periodo di dittature e guerre civili, dovute ai forti contrasti tra i fautori di uno Stato unitario e quello di uno Stato
federale.
Infine il Paese divenne una
Repubblica federale. Nel 1946 salì al giverno il colonnello
Peron che favorì lo sviluppo dell'industrializzazione e migliorò il livello di vita degli operai.
Seguirono nuove e durisse dittature, che schiacciarono nel sangue ogni tentativo di ripristino della democrazia uccidendo e facendo scomparire i propri avversari. Nel maggio del 1978 le madri degli scomparsi manifestarono portando davanti all'opinione pubbliva del mondo il drammatico problema dei
desaparecidos.
Nel 1982, in seguito alla sconfitta subita nel conflitto con la Gran Bretagna per il possesso delle Falkland, il governo cadde e l'
Argentina poté darsi un governo democratico con libere elezioni.
Numerosi militari vennero condannati per gli abusi e la violazione dei diritti dell'uomo, ma molti furono anche quelli amistiati.
La
popolazione argentina è in maggioranza bianca, limitati i meticci e gli Indios, rimasti in poche decine di migliaia nella regione del Chaco. La
Lingua ufficiale è lo spagnolo. Gli abitanti seguono la
religione cattolica. Il livello di vita e l'assistenza sanitaria sono peggiorati durante la dittatura e variano notevolmente da luogo a luogo. L'istruzione è obbligatoria e gratuita. La disoccupazione risulta elevata. Inoltre da parecchio tempo l'economia subisce gli effetti dell'inflazione: il valore della moneta argentina diminuisce di giorno in giorno e i prezzi aumentano continuamente.
L'
urbanizzazione è elevata, poiché nel periodo dellp sviluppo industriale in Argentina si è avuto un forte esodo dalle campagne verso la periferia delle città. La capitale,
Buenos Aires (11.256.000 abitanti), che sorge sul Rìo de la Plata, è una grande metropoli intasata dal traffico che raccoglie quasi un terzo della popolazione nazionale: strette viuzze e vecchi caseggiati nel centro storico contrastano con le immense
avenidas, larghe 140 m e fiancheggiate dai grattacieli delle zone residenziali. Città di rilievo sono
Cordoba (1.197.000 abitanti), importante centro industriale, e
Rosario (1.095.000 abitanti), attivo porto.
L'
Agricoltura risulta particolarmente importante nell'economia del Paese, che esporta sopratutto prodotti agricoli: carni, cuoio, lana, cereali e semi oleosi. Si coltivano anche canna da zucchero, verdura, frutta e vite. L'Argentina è la quinta produttrice mondiale di
vino, ma diffusa è anche la coltivazione del
mate, una pianta sempreverde utilizzata per preparare la bevanda nazionale, simile al tè. Le foreste, ricche di alberi di cedro, jacaranda, quebracho, vengono sfruttate indiscriminatamente. Notevole il
patrimonio zootecnico. Con 50 milioni di bovini e 23 milioni di ovini, l'Argentina è tra i maggiori produttori mondiali di carne, latte e lana. Poco sviluppata la pesca.
Le
risorse minerarie sono abbondanti: metalli. petrolio, uranio, ma sono situate in località difficilmente raggiungibili e il loro sfruttamento è limitato. I settori industriali più importanti sono quelli che lavorano i prodotti agricoli e zootecnici: sopratutto della conservazione della carne in scatola e della produzione di estratti, poi caseifici, oleifici, industrie tessili, manifatture di tabacco. Ma oggi sono in crescita anche i settori mecanico, metallurgico e chimico.
La rete stradale è pittosto carente. Più sviluppate la rete ferroviaria, la navigazione fluviale sul Rio de la Plata e sul Parana e le linee aeree.
Il
turismo è in aumento e si sta diffondendo anche nelle regioni meridionali, diretto alla Terra del Fuoco e al Parco Nazionale dei Ghiacciai sulle Ande.
CURIOSITA':
- I gauchos, i cacciatori nomadi che vivevano nella pampa domando cavalli e bufali selvaggi. Li ritroviamo nelle estancias (fattorie) a governare le mandrie. Nei negozi di Buenos Aires però si possono trovare fibbie e ornamenti in argento che decoravano i loro costumi. Si racconta che per il gaucho tre erano le cose sacre: il suo cavallo, il suo coltello e la sua donna. Oltre che col coltello i gauchos erano abili con le balas, cinghie di cuoio cui erano legate alcune pietre che venivano lanciate contro le zampe degli animali per bloccarli e poterli catturare.
- il tango, famoso ballo diffuso in tutto il mondo all'inizio del Novecento, è nato proprio qui, nel quartiere popolare La Boca di Buenos Aires. E ancora oggi nella capitale argentina si trovano locali dove si suona e si balla solo tango.
- Tutta la regione è profondamente cattolica e numerose sono le feste religiose e le processioni che animano i vari momenti dell'anno le antiche missioni. Interessanti sono i ruderi delle missioni costruiti nel Paraguay dai Gesuiti con l'aiuto dei Guarani e andate in rovina dopo la cacciata dei religiosi dal Paese. In parte restaurati, questi antichi edifici uniscono elementi dell'arte barocca con la cultura indiana.