La
società egizia era suddivisa in classi o meglio ancora le definirei
caste (gruppi sociali chiusi). Questo modo di gestire la società,
rendeva possibile tenere la maggior parte della popolazione come
semi schiavi e i privilegi erano tutti per una minima parte della
società. Il gradino più basso naturalmente era composto dagli
schiavi per lo più erano principalmente i prigionieri di guerra.
Poi sullo stesso piano trovavamo i contadini con gli artigiani. I
contadini servivano oltre a lavorare le terre lungo il Nilo, le quali
passavano da padre in figlio, dovevano scavare canali, trasportare
pietre, costruire tombe e palazzi per il proprio padrone e per il
faraone. Lavoravano anche per lunghi periodi nelle miniere.
Essi
fornivano anche materie prime tipo pelli, papiro e fibre tessili.
Queste materie prime finivano dagli artigiani le quali venivano
lavorate. Queste tre categorie lavoravano per loro stessi e per le
classi privilegiate: soldati, funzionari, nobili e sacerdoti. Sopra
a tutte le classi svettava il faraone, il quale era considerato un
Dio in terra. Il Faraone emanava leggi ed era il padrone assoluto
dell'Egitto. Era circondato da alti funzionari da lui nominati. Il
funzionario di maggiore importanza era il Visir, il quale era il
funzionario fedele del faraone, doveva gestire gli affari di stato e
era in contatto con gli altri governatori dislocati sul territorio.
Infatti ogni provincia era gestita da un governatore scelto
direttamente dal faraone ma poi la carica divenne ereditaria. Subito
dopo trovavamo gli scribi, essi gestivano la burocrazia dell'Egitto,
infatti queste figure erano educate in particolari scuole che
insegnavano a scrive, calcolare ecc. queste attitudini li rendevano
esseri privilegiati.
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