La grande guerra del 1914-18 non aveva causato solo milioni di morti e distruzioni. Alla fine della guerra, dopo che a Varsailles furono firmati i trattati di pace, la situazione europea e mondiale non poteva tornare come prima. Troppe cose erano mutate, per i caratteri stessi della guerra, che aveva coinvolto enormi eserciti e intere popolazioni civili: importanti trasformazioni si erano verificate nella mentalità, nella vita economica e sociale, nella vita politica, nei rapporti fra gli Stati. La Vecchia Europa era uscita dalla guerra profondamente divisa e con le economie divorate dall'inflazione; inoltre, le nuove potenze extraeuropee (Stati Uniti e Giappone) erano entrate protagoniste sulla scena politica mondiale.
Cominciò allora il periodo lungo e tormentato del dopoguerra, caratterizzato in tutta Europa da avvenimenti importantissimi:
- le grandi crisi economiche a sfondo mondiale
- la crisi delle istituzioni e dei regimi liberali
- l'irrompere dei grandi partiti di massa sulla scena politica
- le ripercussioni della rivoluzione russa all'interno dei pariti e dei movimenti socialisti e nella politica degli Stati europei
- la nascita dei regimi totalitari (fascismo, nazismo e comunisco)
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