Il territorio degli Etruschi è possibile suddividerlo in due macro-aree, ovvero un'Etruria settentrionale che comprendeva Fiesole, Volterra, Arezzo, Cortona, Chiusi e Perugia, e un'Etruria meridionale che comprendeva Veio, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Volsini. Le città etrusche erano organizzate esattamente come le polis greche, infatti erano libere ed indipendenti, ma unite in confederazione politica che le univano tutte per motivi economici e religiosi. All'inizio ogni città aveva un Re, denominato Lucumone, ma con il passare degli anni divennero tutte Repubbliche.
Queste città si svilupparono grazie all'agricoltura, commercio e arginato. Infatti gli Etruschi bonificarono la pianura padana e iniziarono a coltivare gli olivi e le viti, erano molto bravi sulla lavorazione dei metalli ed essendo ottimi commercianti riuscirono ad incrementare la loro ricchezza con la compravendita di questi manufatti.
A causa dei loro abili commercianti si insediarono nei commerci della Magna Grecia e la nascita di un conflitto fu inevitabile. Nel 454 a.C. Gli Etruschi vinsero una guerra contro i Greci grazie all'alleanza con i Cartaginesi. La vittoria avvenne ad Alalia, in Corsica, con questo buon risultato gli Etruschi controllarono i mar Tirreno. Ma nel 474 a.C. i Greci si allearono alcuni dei popoli Italici si presero una rivincita ad Cuma. La fine del popolo etrusco fu sancita dai Romani che prima sottomise l'Etruria meridionale e poi assimilo all'interno della propria rete sociale l'Etruria settentrionale.
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