Vangelo del giorno 29 Dicembre 2013 I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Gv 20,2-8 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Mt 10,17-22 In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
Lc 1,67-79 In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Lc 1,57-66 In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del
parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il
Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si
rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano
chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne:
«No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua
parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti
furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse
la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione
montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro
che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai
questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Mt 1,18-24 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si
trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché
era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di
ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno
un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non
temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è
generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio
e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla
luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa
“Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo?Come si può commentare tutto ciò?
Lc 1,39-45 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo?Come si può commentare tutto ciò?
Lc 1,26-38 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa
di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il
Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un
saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco
uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la
potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è
impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo?Come si può commentare tutto ciò?
Lc 1,5-25 Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote
di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una
discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a
Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del
Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e
due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali
davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in
sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio
del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora
dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra
dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso
da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua
preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e
tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si
rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al
Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito
Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al
Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la
potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i
ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben
disposto».
Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono
vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io
sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a
portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai
parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai
creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il
suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro,
capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e
restava muto.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni
Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e
diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è
degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».
Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo?Come si può commentare tutto ciò?
Mt 1,18-24 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si
trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché
era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di
ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno
un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non
temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è
generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio
e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo?Come si può commentare tutto ciò?
Mt 1,1-17 Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i
suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom,
Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn,
Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da
Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf
generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò
Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse,
Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi
fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl
generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm,
Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim
generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò
Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è
nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici,
da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla
deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo?Come si può commentare tutto ciò?
Mt 21,23-27 In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre
insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani
del
popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato
questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete,
anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di
Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci
risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli
uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un
profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse
loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei
suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista. Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”.
È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un
mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande
di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più
grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò
ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio
giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si
smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella
che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei
farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e
della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva
operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era
paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non
trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul
tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a
Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati».
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui
che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così
nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi
peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il
Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a
te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a
casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui
era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa
di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il
Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un
saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio
dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco
uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la
potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che
nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta,
tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è
impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i
villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del
Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite
come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La
messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore
della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti
impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa
d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è
vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi,
scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro:
«Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi,
appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione. Cosa ne pensate di questo passo del Vangelo? Come si può commentare tutto ciò?